Alex Schwazer “Archivazione per non aver commesso il fatto”
In questo senso si è espresso il Tribunale di Bolzano, che pone fine al processo di primo grado per doping che vedeva imputato il campione italiano Alex Schwazer.
Il giudice ha ritenuto “accertato con altro grado di credibilità” che i campioni di urina nel 2016 furono alterati per far risultare l’atleta positivo.
L’inchiesta era iniziata da un controllo del primo gennaio 2016, in seguito al quale il tribunale di arbitrato sportivo aveva condannato il marciatore a una squalifica di 8 anni. L’atleta si è sempre dichiarato innocente contestando la validità della presunta positività, puntando il dito sugli anomali valori risultanti del DNA contenuto nella provetta, dichiarandosi vittima di un complotto.
Per l’appunto il Gip del Tribunale di Bolzano individua nel “Falso ideologico, frode processuale e diffamazione”, i reati che si ipotizzano nei confronti di chi avrebbe manipolato le provette di Alex Schwazer.