I trasferimenti internazionali dei minori, cosa dice la FIFA
Le principali modifiche sul tema in oggetto, facenti parte della Circolare FIFA n. 1743 del 14 dicembre 2020 in vigore dal 1° gennaio 2021, si strutturano come segue:
- Il calcio professionistico femminile.
Con il nuovo art. 18, si è inserito il diritto per le calciatrici professioniste a un maternity leave di minimo 14 settimane, con una giusta retribuzione di almeno due terzi dello stipendio. Un’ulteriore modifica, prevede la possibilità di ingaggiare una calciatrice, al di fuori del periodo di tesseramento, per la sostituzione temporanea di una calciatrice in congedo di maternità, oppure per reintegrare una calciatrice al termine di tale congedo.
- I contratti di lavoro degli allenatori di calcio.
È stata riconosciuta anche una tutela contrattuale e una tutela giurisdizionale in caso di mancato pagamento degli stipendi da parte dei club.
- Esecuzione delle decisioni finanziarie prese dagli organi della FIFA.
Garanzia di un approccio efficiente e uniforme per la prossima messa in servizio della “FIFA Clearing House”, un ente incaricato di elaborare i pagamenti relativi ai premi di formazione tra i club di tutto il mondo.
La funzione di tale organismo sarà quella di fare in modo che il denaro versato dal nuovo club sia correttamente distribuito ai club di formazione, il tutto tramite un sistema di passaporto elettronico globale per i giocatori e conformemente alle normative finanziarie nazionali e internazionali, comprese le leggi antiriciclaggio.
- Modifica in ordine al metodo di calcolo per l’indennità di formazione e il meccanismo di solidarietà.
Dal 1° gennaio 2021, farà da base per il suddetto calcolo l’anno solare del compleanno di un giocatore e non più la singola stagione.
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Vediamo adesso il contenuto della Circolare FIFA n. 1743/2020, alla luce della nuova eccezione al divieto generale di trasferimento internazionale di un giocatore under 18, con una ragionamento sui risvolti che saranno applicati in riferimento alla Brexit.
Dal primo gennaio 2021, tale tipologia di trasferimento sarà possibile anche nell’ipotesi in cui esso avvenga “tra due Federazioni dello stesso Paese”.
Il Regno Unito è un Paese che vanta al suo interno quattro federazioni (quella inglese, quella scozzese, quella irlandese e quella gallese).
In considerazione della Brexit, viene così regolamentata una fattispecie che riguarda tutte quelle situazioni in cui sono presenti più Federazioni nel territorio di un Paese, consentendo, di fatto, il trasferimento di giocatori di età compresa tra i 16 ei 18 anni tra le Federazioni stesse.
– In tale ipotesi, la durata della registrazione del giocatore nel nuovo club fino al compimento dei 18 anni o fino alla fine del programma accademico o scolastico non può superare un anno. La norma precisa che il nuovo club del giocatore può essere solo un club “puramente amatoriale” senza una squadra professionale o senza alcun collegamento legale, finanziario o di fatto con un club professionistico.
– Le eccezioni sin qui esaminate si applicano sia al divieto di trasferimento internazionale di un calciatore minorenne (art. 19, comma 1 delle RSTP) sia al divieto generale di primo tesseramento di un calciatore minorenne presso una Federazione di un Paese di cui non ha la nazionalità (art. 19, comma 3 delle RSTP).
Vi è tuttavia un’ulteriore eccezione che trova applicazione soltanto ai primi tesseramenti, e non anche ai trasferimenti internazionali: si tratta della c.d. “Regola dei 5 anni”, che consente il primo tesseramento al calciatore minorenne straniero che abbia vissuto per almeno 5 anni consecutivi nel Paese nel quale desidera tesserarsi.
Dal 1° gennaio 2021 i club di Premier League e dell’English Football Leauge, non potranno più tesserare giocatori europei privi di un permesso di soggiorno per motivi di lavoro.
Se questo comporterà, da un lato, una perdita per i club inglesi della loro pluridecennale egemonia nell’acquisto dei migliori top player del mondo, un’ulteriore dato negativo potrà registrarsi anche sul fronte “giovani talenti”.
I club inglesi di PL ed EFL, alla luce della Brexit, non potranno più beneficiare dell’eccezione al divieto di trasferimenti internazionali di minori sancita dall’art. 19, comma 2, lett. b.i. delle RSTP, che consente i trasferimenti all’interno dell’UE o dell’Area Economica Europea di calciatori compresi tra i 16 e i 18 anni.
Per tale motivo ci si troverà in una posizione di svantaggio nella corsa ai giovani talenti.
Per la Football Association (FA) questa nuova realtà potrebbe incoraggiare i club a puntare maggiormente sui talenti britannici, grazie a una notevole riduzione degli acquisti di giocatori stranieri, nell’ottica di rafforzare anche la Nazionale Inglese, nel medio-lungo periodo.
La FIFA, intanto, aggiungendo una nuova eccezione al divieto di trasferimenti internazionali di minori alla luce di tutto quanto sopra, ha ritenuto appropriato evitare situazioni nelle quali giocatori minori non avrebbero potuto trasferirsi tra due società affiliate a due distinte Federazioni appartenenti al medesimo Stato, proprio come nel caso del Regno Unito.